PRESENTAZIONE - ELETTRONICA NAVALE GAETA Srl

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PRESENTAZIONE

PURADYN

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Dossier di Elettronica Navale Gaeta Srl
Ing. Massimo Valente  Prof Erasmo Valente
ATTENZIONE !!!
LA LETTURA DI QUESTO DOSSIER VI FARA' RIFLETTERE E VI PORTERA' A CONOSCERE COSE CHE NESSUN COSTRUTTORE DI MOTORI, O FABBRICANTE DI OLII VI AVREBBE MAI DETTO, LEGGETE CON ATTENZIONE.

IL MOTORE A COMBUSTIONE INTERNA LA LUBRIFICAZIONE LA TECNOLOGIA IL FILTRAGGIO DELL'OLIO, L'IGNORANZA E IL BYPASS PURADYN
 
 
     Alcune note per il Conduttore; Proprietario di motori.
 
  I motori oggi, sono arrivati ad una perfezione quasi assoluta, i metalli di cui sono fatti e la loro lavorazione, hanno raggiunto precisioni micrometriche, le tecniche di tempra superficiale e forgiatura, negli ultimi anni, hanno raggiunto la massima perfezione.
 
 Questi traguardi, hanno principalmente svantaggiato dal punto di vista delle vendite, i fabbricanti di oli, che, con gli allungamento dei tempi si riducevano i cambi, e quindi le vendite, non restava altro che approfittare di questi allungamenti, per fare una lotta commerciale a chi producesse il miglior olio, e reclamizzare il fatto che usando il loro olio, potevano aumentare a dismisura tempi o Km per cambio dell’olio , e non menzionando, che in realtà, i meriti in effetti, erano più della tecnologia, che usurava molto meno i loro oli, Ma allungando i tempi di cambio dell’olio, si aumentano i rischi per il motore, anche il più ignavo dei meccanici, conosce la curva delle prestazioni dell’olio,(diagramma olio) non è una retta orizzontale che si mantiene costante nel tempo per poi discendere rapidamente quando l’olio si esaurisce, ma è una retta si ma in costante discesa per tutta la sua durata, quindi arriverà in un certo momento della discesa, che l’olio fa solo danni al motore, ed è il  momento in cui l’olio ha perso gran parte delle sue proprietà e inglobato una grande quantità di micro detriti, che con la loro azione abrasiva, portati in circolo dall’olio, incominciano a distruggere, tutte le parti striscianti del motore, favorito, anche, dalla sempre meno presenza di additivi della viscosità, che consumandosi col tempo, accorcia sempre di più le distanze di sicurezza, tra queste parti, il tutto, a scapito della durata del motore, facendo la gioia delle case costruttrici, con aumenti di vendite di pezzi di ricambio e il conseguente, arrivo anticipato, della sostituzione dello stesso motore.
 
Perché i filtri Originali del motore di alto flusso non filtrano al di sotto di 10 µm?
 
Questo problema nella lubrificazione, esiste da tantissimo tempo forse fin dalla nascita dei motori, sono state trovate diverse soluzioni, atte a migliorare ma mai a risolvere, il problema è abbastanza complesso, e cercherò di spiegarlo in poche righe,  il motore per avere una buona lubrificazione deve essere irrorato con una grande quantità di olio, quindi la pompa deve far circolare decine di litri di olio al minuto, che a loro volta devono prima passare attraverso il filtro di BASE montato sul motore, questo filtro, proprio perché deve filtrare si comporta come un ostacolo riducendo la portata, si sopperisce a questo con due modi, il primo aumentando il numero di filtri in parallelo, il secondo modo OBBLIGATORIO aumentare la possibilità da parte dell’olio di passare attraverso il filtro, questo naturalmente comporta che aumenta la possibilità di passaggio a sostanze inquinanti di una certa dimensione, il compromesso è stato tra 25 a 10 µm, ecco perché i filtri che si montano normalmente, non arrivano sotto i 10 µm, purtroppo è una esigenza puramente tecnica. E giustifica i Produttori di Motori. Ma se sono giustificabili sul lato tecnico, non lo sono, per il loro silenzio, sapevano benissimo che il cambio dell'olio nei motori e i loro filtri non eliminano le impurità, anzi, ad ogni cambio di olio, si trasmettono dal vecchio olio al nuovo, come una malattia, e rimangono nel motore per tutta la sua vita, sono impurità inferiori a  10 µm, ma sono le più dannose, è come un veleno, che con molta calma e diversi BREAKS, determina la fine del motore. Ma come si trasmettono?  Semplice! Quando si cambia l'olio al motore, tra lo stop e l'uscita dell'olio, passa del tempo, sufficiente alle particelle in sospensione nell'olio, a depositarsi sul fondo del carter, particelle che non usciranno assieme all'olio da sostituire, ma rimarrano nel motore, andranno in eredità al nuovo olio, per continuare la loro opera di distruzione,  quindi possiamo affermare che il motore con l'attuale sistema di lubrificazione, per tutta la sua vita è lubrificato da olio inquinato da particelle da 10 µm a 0 µm.
 
Un sistema di purificare l’olio, in supplemento a quello fatto dai filtri a grosso flusso, applicati nei motori dalla casa madre, viene già fatto, da molto tempo, sui grossi motori, delle navi, tramite costosissimi apparati centrifughi, ( Alfa-Laval, Westfalia, Westinghouse, ecc.) per altro, occorrono tecnici e mani esperte per la loro gestione, e pulizia periodica, tecnici in genere presenti sulle navi come i Macchinisti navali. Qualche fabbricante di motori, quelli che più tengono alla qualità dei loro motori e rispettono i propri clienti, questi filtri centrifughi li applicano anche su motori di media grandezza, quelli che equipaggiono piccole navi e motopescherecci, e sono molto semplici da gestire.
 
Questi dispositivi, però, si limitano solo a togliere le impurità dall’olio, la viscosità dell’olio invece,   subisce un costante degrado, dovuto al consumo degli additivi, che con l’uso, nel tempo si consumano, questi dispositivi, quando sono applicati sui grossi motori, vengono gestiti da esperti macchinisti, i quali, misurano con appositi dispositivi la viscosità  e poi , con opportune operazione sopperiscono alle carenze.
 
 
    L’olio da elemento lubrificante a elemento inquinante.
 
Da sempre ci è stato detto, insegnato, consigliato, forse, anche con motivi tecnici convincenti, tanto da farci radicalizzare, sulla convinzione, che l’olio si consuma e si deve necessariamente cambiare, oggi con le nuove tecnologie, con oli di base sintetici ottimi e i nuovi additivi, che conferiscono la viscosità, il discorso è completamente diverso, l’olio come è stato sperimentato e provato da diverse prestigiose Università, è un elemento INDISTRUTTIBILE, si può solo parzialmente bruciare, quando passa nella camera di scoppio, tra le fasce elastiche ed il cilindro, quanto questi due componenti si consumano, dando come segni premonitori fumo nero e consumo di olio.
 
Tutte le Nazioni del mondo, compreso l’importanza del problema,  hanno creato degli ENTI, con il preciso scopo del recupero degli oli esausti, in Italia c’è il “Consorzio degli oli Usati” che lo preleva gratuitamente, in primis, per evitare che questo micidiale INQUINANTE non venga disperso, per secondo, recuperare una materia prima importante e costosa, rigenerarlo e rivenderlo ai produttori di olio, come base, a cui aggiungere gli additivi che gli conferiscono la giusta viscosità, per poi rivendervelo, per il prossimo cambio di olio e cosi all’infinito. Pensate, a quant’olio, sostituito perché inquinato ed esaurito, non arrivano a questi Enti e viene disperso, attraverso mille vie, nell’ambiente, UN SOLO LITRO DI OLIO E’ IN GRADO DI INQUINARE PER SEMPRE 250.000 LITRI (duecentocinquantamila litri) DI ACQUA POTABILE.
 
Questo non succederebbe, se potrebbe ancora fare il suo “OTTIMO” lavoro di lubrificare, E LO PUO' FARE!, ma solo con il Filtro BYPASS.

ECCO! Direte voi ci siamo, dopo tutte queste parole dovevamo capire, che si trattava solo della semplice pubblicità per vendere qualcosa.

 E' vero Vi vogliamo vendere qualcosa che si chiama VERITA', una verità che mai nessuno vi ha detto. Quasi tutte le Case Produttrici di Motori, erano a conoscenza della presenza del Filtro Bypass, che Poteva risolvere, i problemi irrisolti, che per ragioni tecniche, lasciava il filtro a grosso flusso, montato sui motori. Fin dalla fine del 1999,  fu inviato, a tutti i produttori di motori del mondo, una missiva dalla fabbrica dei filtri bypass, in cui si chiedeva se: " il montaggio dei filtri Bypass sui loro motori, potevano far inficiare la garanzia data dal produttore, sul motore" a questa richiesta 13 tra le più quotate fabbriche  risposero negativamente, "i motori non perdevano la garanzia". Al di fuori di questa risposta ci fu il silenzio totale sui filtri. Solo una Fabbrica, una delle più quotate al mondo, che non nominiamo, per ovvi motivi, prese con entusiasmo la notizia, e informò, i loro clienti, tramite un Depliat delle straordinarie prestazioni del Filtro Bypass, finalmente una soluzione, superiore ai filtri centrifughi, ma molto più economici e alla portata di tutti: La Fabbrica, conosciuta in tutto il Mondo, non si limitò a fare la propaganda, ma anche a proporli direttamente ai suoi clienti, Cliccando su Depliant Vi uscirà la seconda pagina, sulla prima c'è solp il logo e non possiamo farla vedere.

Come e quando nasce la  diffusione in Italia ed in Europa del Filtro Bypass PURADYN.

La storia.

Nel luglio 2006,  getta le ancore, nella rada di GAETA un mega Yacht, di 75 mt di lunghezza 780 Tsl e con un albero di circa 100 metri di altezza, la "Mirabella V°", lo stesso pomeriggio, mi arrivò una chiamata sul telefonino, era del mio carissimo amico Joe.
Lo conobbi nel 1970 giovane e intraprendente era un manager della Hertz Americana e stava creando la rete della Hertz in Italia. Appassionato di Vela, partito da Fiumicino, stava navigando con la sua barca, verso Napoli, arrivato nel traverso di Gaeta un violento Temporale lo investiva, un fulmine gli cadde sull'albero e gli mise fuori uso tutte gli apparati di bordo, la Radio il Pilota Automatico e gli fece una falla sul fondo dello scafo vicino all'albero, che, tamponò subito in via provvisoria, in quelle condizioni, fu costretto a fare rotta sul porto più vicino, arrivo dopo qualche ora al Porto di Caposele a Formia. Allora. era da un paio di anni che insegnavo all'Istituto Nautico di Gaeta. Per studi e lavori, fatti prima che iniziassi ad insegnare, sulle nuove tecnologie  di navigazione, come Ecoscandagli. Piloti automatici, Radio VHF, ero conosciuto nel mondo marinaresco per la mia esperienza, anche perché, allora, non avevo concorrenti. Quando Joe con la sua barca approdò nel porto di Caposele, chiese un carpentiere per la riparazione della falla, c'era un cantiere a 200 mt e provvisero subito, e un tecnico Elettronico per la riparazione degli  strumenti di bordo, al che gli fecero il mio nome e lo accompagnarono in macchina fino al mio laboratorio, naturalmente gli riparai gli apparati, andò via, ma rimase l'amicizia e il rispetto che dura da quasi cinquata anni. Da allora non passava anno che non venisse a trovarmi, eparlare della mia e della sua carriera, culminata veso gli inizi degli anni novanta nella carica di Presidente della Hertz mondiale, da qul momento mi venne a trovare sporadicamente, ma ogni anno mi invitava, puntualmente, negli Stati Uniti, e io, sempre cortesemente rifiutavo, perché impegnato nell'insegnamento. Chi l'avrebbe detto che da un colpo di fulmine, oltre che fare una falla alla barca, avrebbe saldato per sempre un'amicizia.
Quel torrido pomeriggio di metà luglio del 2006 Joe apparve all'improvviso dopo circa 3 anni che non si faceva sentire, rimasi sorpreso, gli chiesi come stava, dove si trovava, volevo domandargli tante cose,  Joe mi fermò, dicendomi: se vuoi possiamo vederci e parlare, tra una mezzora?, poi mi chiese: in quale parte di Gaeta ti trovi?  gli risposi  Sul Lungomare, Joe:  allora guarda verso Formia si vede un grande yacht, ecco io sono a bordo, se mi vuoi  salutarmi tra 15 minuti, il Tender verrà a terra nel porticciolo del Caposele a prendere delle Autorità, se vieni salgo anche io sul Tender e aspetto che arrivi, O.K. Erasmo.
O.K. Joe.
Stavo con lo Scooter, misi il casco avviai il motore e partii, tempo 7/8 minuti stavo sulla banchina del Caposele, c'erano diverse autorità, il Sindaco di Formia con diversi Assessori un graduato dei Carabinieri e il Com. della Capitaneria di Porto, guardai verso il mare in direzione del Mirabella V° e vidi che il Tender stava arrivando puntuale, in banchina il mio amico Joe scese dal Tender e mi venne incontro, mentre ci salutavamo, le autorità salirono a bordo del Tender, seguiti da noi, appena dopo, i marinai fecero la manovra di disormeggi e partimmo su rotta: Mirabella V°, man mano che ci avvicinavamo ci accorgevamo dell'imponeza dello Yacht, non sono certo che oggi mantenga ancora il primato , ma nel 2006 era il più grande del mondo. Quando siamo arrivati sottobordo, dal barcarizzo salgono per prima le Autorità, dopo sale Joe ed infine salgo io a bordo Joe mi dice di aspettare un momento il tempo di accompagnare le autorità dal Comandante per le formalità di accoglienza, e sareppe ritornato, infatti dopo pochi attimi ritorna, ci salutiamo di nuovo e mi racconta tutto quello che era successo in quegli ultimi tre anni, aveva lasciato la presidenza della Hertz per pensionamento e aveva deciso di costruire la Mirabella V° nei Cantieri di Southampton in Inghilterra, ma dal momento che era lo yacht più grande del mondo ogni pezzo bisognava farlo su misura, solo due fra le centinaia, i tre avvolgifiocchi erano in acciaio inox e pesavano 2,7 tonnellate ciascuno e solo una officina del Nord Italia erano stati in grado di costruirli,  i due stralli dell'albero erano lunghi 100 metri ciascuno erano fatti con un solo tondino di acciaio inox di 70 mm. di diametro, e pesavano ciascuno 9,5 tonnellate. Non mi dilungo molto ad illustrare le grandezze fisiche di ogni particolare, che sicuramente hanno creato uno stress molto forte a chi doveva dare i soldi per la costruzione e nello stesso tempo dover essere coinvolto nei miriadi problemi che hanno accompagnato la costruzione. Una cosa è certa da questa esperienza il mio amico Joe se tre anni prima mostrava 4/5 anni in meno dei suoi anni reali dopo la costruzione mostrava l'inverso 4/5 anni in più, lamore per il mare, gli aveva fatto subito un forte tracollo, Joe che del mare aveva fatto la sua seconda casa, per arrivare a Mirabella V° ce ne sono altre quattro di cui la prima, la più piccola  quella del Fulmine che ci ha fatti conoscere le altre tre Mirabella erano man mano più grandi 30-40 e 50 mt di lunghezza. Mirabella V°  76 mt. la fine della storia ve la racconto dopo, se volete.
Cosa centra questa storia con Il Filtro BYPASS PURADYN?
Il mio caro amico Joe quando eravamo Sopra il Mirabella V° mi mise al corrente di alcune cose che erano successe  nel corso di quegli anni che c'eravamo persi di vista, la prima che aveva rilevato una fabbria di un Filtro Bypass che era una grossa novità a livello mondiale, la seconda era che sul Mirabella V° erano stati montati, quattro di questi Bypass, 2 ai due motori principali e 2 ai due generatori,  e da due anni da aprile 2004 a luglio 2006 non avevano mai cambiato l'olio ai quattro motori. Per la prima volta venivo a conoscenza di una cosa del genere, e mi sono comportato come in genere si comportano le persone a cui dico, oggi, le stesse cose, cioè con diffidenza e incredulità, condizionato come del resto lo siamo stati tutti, dall'origine dei motori a oggi, che l'olio ha un ciclo di lubrificazione, passato il quale si consuma.
Allora mi chiese se gli davo una mano a lanciarlo in Europa, gli dissi un NO e un SI nello stesso tempo e questa incertezza giustifica tutte le persone che ho cercato di convincere e non ci sono riuscito, per il semplice motivo che allora Io ERO ero come tutti gli altri , compresi Voi che ancora SIETE, Fortemente condizionati dal fatto che l'olio si consuma e si deve cambiare. Comunque ci siamo lasciati e salutati, mi disse che mi avrebbe mandato dei Bypass per fare dei Test e l'anno successivo ne avremmo parlato.
Mi fece pervenire dagli Stati uniti tre misure di filtri Bypass per fare le prove, per quanto mi adoperassi, la diffidenza era e purtroppo è ancora molto grande e radicata, fino a negare l'evidenza, l'ho scritto, detto, dimostrato, ma nessuno mi ha creduto, ho speso tanti soldi in fiere Saloni nautici, Pubblicità poi mi è venuto un'idea, nel 1980 avevo comprato un  appezzamento di terreno e un trattore, durante le giornate festive mi divertivo ad usarlo,  ma il silicio contenuto nel terreno, sollevata dalla polvere asciutta (specialmente quando ci andavo nel periodo estivo libero dalla scuola) che penetrava nei cilindri e di conseguenza nell'olio, nonostante i filtri ad olio dell'aria, non me ne accorsi subito, notai sempre nell'olio dei filtri dell'aria del fango, ma credevo che quel sistema funzionassei ma purtroppo non era cosi, l'anno 2001 dopo appena 500 ore di moto, fui costretto a cambiare trattore e comprai un TIGRONE 5000 della ANTONIO CARRARO, fino al 2006 l'ho usato solo il periodo invernale, per paura che faceva la stessa fine del primo poi nel 2007 ho montato il filtro Bypass Puradyn nel trattore, sono passati quasi undici anni
il motore è come un orologio l'olio non l'ho mai cambiato, i test di laboratorio lo danno nuovo e pulito, solo di rado ho fatto dei rabbocchi.
Il mio trattore, senza ombra di dubbi è stato il primo motore in Italia a montare la nuova tecnologia Puradyn con successo.
Da quel giorno i Bypass Puradyn sono stati montati in diverse centrali elettriche su Navi, Traghetti e Motopescherecci dove stanno ottenendo non buoni ma più che ottimi risultati. Ma per fare questi risultati, ho dovuto fare un lavoro di convinzione, porta a porta, e, non è stato per niente facile molti li ho convinti che se non erano contenti mi sarei ripreso tutto indietro e gli avre restituito i soldi, come del resto è specificato sul depliant, credetemi nessuno mi ha mai restituito niente, sono rimasti contenti ed entusiasti, ma rammaricati di aver perso troppo tempo nella decisione di metterlo. Io invece sono avvilito e rammaricato che un prodotto che ridà la vita al  motore venga bistratto e preso con sufficienza, solo da una convinzione senza un minimo di logica credibile.

E VERO CHE I FILTRI A GROSSO FLUSSO DEI MOTORI LASCIANO PASSARE PARTICELLE AL DI SOTTO DI 20/10 µm  ?
E VERO  CHE QUANDO SI CAMBIA L'OLIO UNA BUONA PARTE DEGLI INQUINANTI DELL'OLIO VECCHIO PASSA AL NUOVO OLIO. ?
E VERO CHE IL MOTORE PER TUTTA LA VITA LAVORA, NEL MIGLIORE DEL MODI, CON OLIO E PARTICELLE           INQUINANTI  CHE VANNO DA 10 a 0 µm ?
E VERO CHE LE PARTICELLE INQUINANTI PIU' PERICOLOSE NELL'OLIO VANNO DA 10 a 2 µm ?

       

 
   Il Filtro Bypass PURADYN
 
La PURADYN di cui Elettronica Navale Gaeta Srl è fiera di rappresentare in Italia, ha trovato la soluzione, creando nel 1996 un sistema di filtraggio BYPASS, coperto da numerosi brevetti negli U.S. e nel resto del Mondo che, pur lasciando i Filtri Originali fare il loro importante lavoro di filtrare, l’olio fino a 10 µm, il Bypass Puradyn, con un lento, 40/60 Litri/H, ma costante processo, lo RIFILTRA,(ATTENZIONE!!! IN COMPLETA AUTONOMIA DAL CIRCUITO DI LUBRIFICAZIONE) da 10 µm, fino al di sotto di 1 µm, (da tenere presente che particelle di inquinanti superiori a 3,5 micron sono già dannose alla vita del motore) nello stesso tempo lo rigenera nella viscosità e lo libera da presenza d’acqua.
 
 
Come funziona il filtro Bypass PURADYN
 
 L’0lio viene prelevato dopo all’uscita dei filtri originali a grande flusso del motore, in genere viene usato l’uscita su cui è montato il sensore di pressione dell’olio, (ATTENZIONE!!! LA PRESENZA DEL BYPASS PURADYN; NON COMPORTA LA BENCHE’ MINIMA CADUTA DI PRESSIONE DELL’OLIO) si svita il sensore, al posto del sensore si monta un T in modo da avere due uscite, sull’uscita assiale si rimonta il sensore dell’olio, sull’altro lato a 90° viene montato una valvola (che si apre in senso antiorario e si blocca a fine corsa, durante il funzionamento del bypass, si chiude in senso orario e si blocca a fine corsa, quando si vuole cambiare la cartuccia del filtro col motore in moto) con uscita per l’attacco di un tubo ad alta pressione, che termina con un analogo attacco per l’ingresso sul corpo filtrante, in questo attacco è compreso una valvola che deve rimanere sempre chiusa, viene aperta (a motore in moto) solo per prelevare i campioni di olio da inviare al laboratorio di analisi, il corpo filtrante e composto da un recipiente, in cui viene inserito una cartuccia e chiuso con un tappo filettato o con tappo con galletti, (dipende dal tipo) la cartuccia, contiene nel suo interno il corpo filtrante composto, di filamenti di cotone trattati con un efficace processo CGPR brevettato che catturano tutte le particelle solide al di sopra e al di sotto di un micron. L’olio attraversa il blocco filtrante, dal basso verso l’alto, prima di arrivare a contatto dei filamenti di cotone, attraversa uno strato di polimeri Brevettati  POLYDRY TM per l’assorbimento di liquidi estranei, in rispetto alle nuove direttive Ambientali U.S., all’uscita di questo strato è disidratato, passa attraverso il primo filtraggio in un  pacco di filamenti di cotone trattati CGPR , all’uscita, l’olio parzialmente pulito, attraversa un primo pacco di additivi che reintegra la viscosità, sono calibrati a rilasciarsi nel tempo e quando la temperatura dell’olio è superiore a 70°C , all’uscita di questo strato riattraversano un secondo pacco di filamenti di cotone trattati CGPR filtrandosi ulteriormente per poi rientrare in un secondo strato di additivi completandosi nel ripristino completo della viscosità, all’uscita di questo secondo strato, entrano nel terzo ed ultimo pacco di filamenti di cotone CGPR, attraversato il quale, esce dall’alto della cartuccia filtrante, pulito, rigenerato e disidratato, scendendo tra la parete esterna della cartuccia e la parete interna del contenitore, fuoriesce dal bocchettone, e va a scaricarsi, nel carter attraverso un tubo di collegamento.
 
 Naturalmente tutte le modalità di montaggio sono chiaramente illustrate in un manuale tecnico in italiano, Quasi tutti i componenti verranno fornite con il Kit, mancherà solo il bocchettone di ingresso nel carter che deve essere scelto ad hoc per il motore.
 
Ecco il Filtro Bypass della PURADYN, fa contemporaneamente  quello che fa il Consorzio degli Oli  Usati ed il Produttore di Olio, facendo risparmiare SOLDI, TEMPI, e SPESE di MANUTENZIONE DEI MOTORI al Proprietario del Motore,  NON PRODUCE INQUINAMENTO, nel contempo rende molto più produttivo la gestione dell’impianto. La tecnologia PURADYN, Sotto la Responsabilità di Elettronica Navale Gaeta Srl ha acquisito nel 2018 il MARCHIO  in EUROPA  e nel MONDO  oltre a essere CERTIFICATO ISO 9001 in USA, e nel MONDO.
 
   La storia di PURADYN
 
La PURADYN, nata agli inizi degli anni ‘90 con il nome PURIFIER, venne ceduta agli attuali proprietari, verso la fine degli anni ‘90 che cambiarono il nome in PURADYN Filter Technologies Incorporated, furono testati dalle più prestigiose Università Americane, che ne esaltarono i pregi, dei test furono eseguiti su due camion americani nuovi, che percorsero un milione di miglia nei loro viaggi tra le coste dell’oceano Atlantico e il Pacifico, senza mai cambiare l’olio, solo aggiungendolo e cambiando la cartuccia, alla fine i motori dei due camion, nei laboratori di una prestigiosa università Americana, furono smontati a pezzi e controllati, presentarono segni di usura insignificanti, del test esiste una documentazione video.
 
     Testimonianze
 
Il 2002 tre escavatori Gradal XL-5200S  telecomandati, usati, per la pulizia dei rifiuti RADIOATTIVI in una vasta zona desertica dell'Idaho Falls, ID. soggetta a TEST Nucleari negli anni 60/70, con MOTORE CUMMINS 6BTA 5,0, sono equipaggiati con Sistema filtrante modello PFT 40 sui motori e sugli impianti idraulici.
 
Le Forze Armate degli Stati Uniti D’America hanno equipaggiato i Veicoli militari venduti all’estero Camion M915 & M916 con Filtri Mod. PFT24 e i veicoli usati per la bonifica degli ordigni esplosivi ed unità di Risposta rapida  (JERRV) che operavano in IRAK e AFGHANISTAN erano equipaggiati con Unità filtranti PTF24
 
Ci sono tantissime altre testimonianze di impianti che funzionano da decenni con enormi vantaggi per chi li ha adottati.
 
La JOHN DEERE un colosso nelle macchine di movimento terra, li consiglia di istallarli ai propri clienti proponendoli direttamente.
 
Le compagnie petrolifere di tutto il mondo, compreso la SAIPEM stanno adottando su tutti i generatori che alimentano le trivelle petrolifere delle piattaforme i Bypass Puradyn e solo per questo settore il distributore esclusivo mondiale è il colosso Americano  DNOW
 
 
Questo filtro Bypass PURADYN per funzionare bene non bisogna cambiare l’olio bisogna solo aggiungerlo quando si cambia la cartuccia e rabboccare se lo consuma normalmente. Quando si impianta il sistema, cambiare l’olio usato fino a quel momento, non senza aver fatto prima un prelievo di campionamento per il laboratorio di analisi, il nuovo OLIO prenderlo di OTTIMA QUALITA’ anche se si deve spendere qualche cosa in più, naturalmente anche i rabbocchi devono essere fatti con lo stesso olio prelevare un campione di olio nuovo da inviare per il campionamento di olio se esiste una scheda mandare anche la scheda, i due campioni il vecchio olio e il nuovo olio verranno analizzati a titolo gratuito. I contenitori le schede da riempire e i sigilli sono mandati con le cartucce  di ricambio, serviranno a fare i prelievi dei campioni di olio, prima del cambio delle  cartucce.
 
L’installazione di questo Bypass Puradyn, direttamente, è incapace di procurare il minimo danno al motore, può dare solo vantaggi.
 
 
I 10 Vantaggi PIU' IMPORTANTI  che si hanno impiantando un Filtro Bypass PURADYN
 
 
1)      Riduzione del consumo di olio del 90%
 
2)      Il motore o il generatore non si deve fermare per il cambio della cartuccia o per il prelievo dell’olio per il test.
 
3)      Riduzione del 90 % dell’olio usato e relativo smaltimento
 
4)      Riduzione degli attriti nel motore e quindi del calore e dell’usura.
 
5)      Aumento NOTEVOLE della vita del motore e sua perfetta efficienza.
 
6)      Aumento del rendimento del carburante
 
7)      Miglioramento della refrigerazione e delle tenute del motore
 
8)      Riduzione di guasti da stress termici dovuto a fermi prolungati per cambio olio
 
9)      Miglioramento dell’inquinamento ecologico
 
10)     Importante e significativo miglioramento della funzionalità della turbina
 

ATTENZIONE ALLE IMITAZIONI PROVENINTI DA CINA E INDIA POTRBBERO DISTRUGGERE I VOSTRI MOTORI.
 
Gaeta, 8 settembre 2018                                   
 
                                                      Ing.     Massimo Valente
 
                                                      Prof.    Erasmo Valente
 
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MODERNA TEORIA SULLA CONDUZIONE DEI MOTORI E DELLE MACCHINE.
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